martedì 10 marzo 2015

Un weekend al Fumetto Festival



Tardi, il pop artist norvegese Pushwagner, l'Herr Seele di Cowboy Henk, il duo Goblet-Pfeiffer e l'arte svizzera del rock sono i principali protagonisti del nuovo Fumetto Festival di Lucerna, evento iniziato sabato 7 marzo e che proseguirà fino a domenica 15. Simile per molti versi al nostro BilBOlbul, Fumetto è un evento che trova sfogo in lungo e in largo per le vie della città svizzera, con una considerevole quantità di mostre, tutte interessanti e allestite in modo assolutamente perfetto presso musei, spazi industriali, alberghi, gallerie d'arte, edifici storici e via dicendo. A paragone lo Small Press Heaven, luogo di ritrovo presso il centralissimo Kornschütte, è un evento secondario, pur offrendo una ventina di tavoli di fumetti indipendenti e autoprodotti, con espositori diversi nei due weekend della manifestazione. Sempre presso il Kornschütte la libreria Analph di Zurigo gestisce un negozio temporaneo con un'ottima scelta di titoli, anche se il cambio del franco svizzero non aiuta certo noi italiani. A seguire una cronistoria fotografica dei miei due giorni nella patria di Carl Gustav Jung, Stéphane Chapuisat e Ursula Andress. Iniziamo dunque con un po' di foto fatte sulla strada per il festival e che non c'entrano niente con i fumetti...








Si arriva quindi al già citato Kornschütte, sede centrale del festival e del Small Press Heaven, che ospitava in questo primo weekend stand da tutta Europa, tra cui quelli di Ampel Magazine, B.ü.L.b Comix, Centrala, Hécatombe, kuš!, Misma e così via. A rappresentare l'Italia la Hollow Press con tanto di Ratigher e i due nuovi volumi Industrial Revolution and World War di Shintaro Kago e Tetsupendium Tawarapedia di Tetsunori Tawaraya (qui la mia anteprima). Il prossimo weekend ci saranno invece Inuit, Teiera, Strane Dizioni e Hurricane Ivan.








Ed eccoci dunque alle mostre. Impressionante quella di Tardi, che doveva essere presente all'evento, anche se alla fine la sua presenza è stata posticipata al prossimo fine settimana, quando leggerà pagine dai suoi fumetti nel "musical comic reading" pacifista Putain de guerre e si presterà anche a una sessione di firme presso il Kunstmuseum. Comunque la Neubad, ex piscina dalle atmosfere industrial, ospita un'imponente retrospettiva del suo lavoro, a partire dai fumetti sulla prima guerra mondiale, con tanto di effetti ottici e sonori a ricreare l'atmosfera dei bombardamenti, passando per gli adattamenti dei noir francesi di Malet e Manchette, per il lavoro sulla serie Le Cri du peuple e sull'albo Ici Même scritto da Jean-Claude Forest e naturalmente concludendo con alcune tavole originali della saga di Adèle Blanc-Sec, tratte anche dal primo storico episodio Adèle et la bête datato 1976. In altre parole la storia del fumetto davanti agli occhi, con i vertici massimi per me rappresentati da Adèle, pietra miliare del fumetto d'avventura al pari di Tin Tin, e dalla capacità nel ricreare le atmosfere di Parigi, tra edifici disegnati nei minimi dettagli, ponti, ombre e la pioggia quasi onnipresente nei noir, tutti particolari che è davvero fantastico ammirare dal vivo.










Davvero imperdibile anche la mostra di Pushwagner, artista norvegese presente alla manifestazione, focalizzata in larga parte sul suo Soft City, capolavoro a fumetti dei primi anni '70 che vi consiglio di approfondire se ancora non l'avete fatto. Si tratta di un'allucinante parabola sull'esistenza umana raccontata attraverso la giornata tipo di un uomo come tanti. E sono proprio le scene in cui dal privato si passa al pubblico, osservando tutti i personaggi che compiono le stesse ripetitive azioni (salutano la moglie, salgono in macchina, parcheggiano, vanno a lavorare) che colpiscono per la potenza della rappresentazione, dato che l'artista ha riprodotto con dedizione e quasi ossessione file e file di persone, macchine, finestre, edifici, comunicando un senso di angoscia e oppressione con incredibile efficacia. Purtroppo non ho potuto fare foto (al Kunstmuseum non perdonano...), quindi vi propongo qui di seguito qualche immagine dalle altre mostre, a partire dalle due dedicate al belga Cowboy Henk, divertentissimo e imitatissimo fumetto di Kamagurka e Herr Seele, quest'ultimo altro ospite di Fumetto e pronto a incontrare i lettori nella hall dell'Hotel Schweizerhof.








Notevole anche l'allestimento della mostra di Dominique Goblet e Kai Pfeiffer, autori della graphic novel Plus si entente uscita per i belgi di Fremok. L'idea di base della storia, incentrata su una donna che dopo il divorzio passa le sue giornate sui siti web di incontri, è ben rappresentata nella sala principale, una sorta di "giardino dell'amore" popolato da volti, espressioni, oggetti, suoni dei potenziali partner della protagonista. Nella seconda sala trovano invece spazio alcune tavole originali dall'opera, caratterizzata dalla poliedricità di stili e soluzioni grafiche, tanto che sembra realizzata non da due ma da almeno una decisa di artisti.




La Kunstalle ospita invece Die Not Hat Ein Ende - The Swiss Art of Rock, un viaggio tra gli artisti svizzeri che hanno realizzato copertine di LP, illustrazioni e manifesti per gruppi prog, hard rock, punk, garage, new wave e noise, dall'inevitabile H.R. Giger a Cédric Magnin, Dirk Bonsma e tanti altri.






E a questo punto da Lucerna è tutto, per altri dettagli sulla manifestazione, che vi ripeto è ancora in corso, potete consultare il sito e la pagina Facebook di Fumetto, dove trovate anche tante altre foto. 

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